Quando scrivere di noi stessi può curare o curarci (Duccio Demetrio)

 


Quando scrivere di noi stessi può curare o curarci (Duccio Demetrio): appunti sparsi nel corso dell'ascolto del live

intervento live Duccio Demetrio

Perché scrivere di sé? (*perché far scrivere di sé agli altri?)


La scrittura di sé

Molteplicità di significati che la scrittura privata su di sé esercita.

Scrivere di sé vuol dire PRENDERSI CURA DELLA PROPRIA STORIA

scrivere di persone che ci hanno amato, dei luoghi cari... (*cfr "ermo colle" Leopardi)

rilettura della nostra esistenza

nasce da un'esigenza individuale, da una situazione affettiva, dal DESIDERIO di RACCONTARCI

scrittura umile, nata nelle situazioni difficili, dolorose (diaristica in trincea)  *cfr Ungaretti

PRENDERSI CURA DELLA MEMORIA, attenzione a non smarrire la memoria e a farla finire nell'oblìo

VIAGGIO INTERIORE

ogni storia si fa vita quando la raccontiamo, ci restituisce a noi stessi, sappiamo di possedere la nostra storia. Indipendentemente dall'età, ti accorgi che la tua storia non ti sfugge più.

SCRITTURA DI REALTA'

I media ci allontanano dai fatti reali reali, ma la scrittura autobiografica, dal punto di vista valoriale, ci offre un aggancio alla realtà partendo dalla nostra.

sicurezza

autostima

nemmeno i malati (anche mentali) decono perdere il passato, tocca a noi raccogliere le nostre memorie

sofferenza è spesso una storia non raccontata

poeta coglie tutta l'essenza di una esperienza

SCRIVERE VUOL DIRE AVERE CORAGGIO

siamo abitatissimi di memoria, basta mettere ordine, avere desiderio o necessità di farlo 

Perché scrivo (Margaret Atwood)

alcuni artisti o sportivi scrivono le loro autobiografie quando la loro fama cala, spesso le scrivono gli editor. Quelle non sono autobiografie, sono tutt'altro

ci vuole avvicinamento profondo, desiderato, avvertito 

gente comune dice che "scrivere è un balsamo, un atto di gratitudine"

la scrittura fa emergere RICORDI DORMIENTI

Lo fanno anche dialoghi, psicanalisi, ma la scrittura li risveglia meglio: la scrittura ci chiede raccoglimento, come una forma di preghiera - vedi Sant'Agostino o San Francesco (ci sono giunte circa 30 pagine di pergamena autobiografiche)

LA SCRITTURA SFIDA IL PRESENTE

Bauman: "siamo ossessionati dal presente, ma esso è la sintesi del passato"

esperimento: chiedere agli altri di noi e far dire cosa ricordano di noi

EPOS della nostra vita

scriviamo di noi per non perderci, per non smarrirci

scrittura come DIMORA, CASA, LUOGO. Una dimora fatta dalle nostre parole, dalla nostra storia

8 passaggi della scrittura autobiografica:

1) scrittura come sfogo del proprio me (per i maschi; le femmine sono più intimiste e profonde). non ci avviciniamo a loro, ma agli umili

2) fare i conti col proprio dolore. Sfida alle resistenze del silenzio. Catarsi, purificazione (Proust ne "Il tempo ritrovato dice: "avevo le vertigini come se sotto di me ci fosse una lega degli anni vissuti")

3) piacere di imparare dalla propria storia, indagine. Ci si chiede: perché le cose andarono così? perché ho scelto così? Domande di senso della nostra vita. Concretezza della scrittura (come aratura - *cfr indovinello veronese - ma prevale la potenza immaginifica

4) potere lenitivo, benessere, vigoria fisica. Esperienza nelle Rsa con malati di Alzheimer. Gli anziani vogliono raccontare, narrazioni dei loro primissimi ricordi

I PRIMISSIMI RICORDI VENGONO RIEVOCATI ATTRAVERSO I 5 SENSI (giardini, alberi, orto del nonno, gusti, profumi, parole udite e rimaste dentro di noi)

la scrittura ha valore lenitivo, curante. Sorridiamo, accettiamo il passato e non ci spaventa più niente, neanche il dolore

5) scrivere per affrancarsi da uno stato di inferiorità, avvilimento, insubordinazione. Riscatto, gratitudine (ringraziamenti a chi non c'è più, importantissimo lo stesso scrivere)

capacità di cura morale, affettiva. Esperienza carcere di Opera - "mente SPRIGIONA il pensiero, fa andare oltre le sbarre. Mi potete portare via tutto, anche la libertà, ma i pensieri custoditi nella mente no. Con la scrittura si rivivono le emozioni e i sentimenti"

scrivere come se ci re-innamorassimo della nostra storia (Sartre)

6) scrivere per adempiere ad un bilancio morale in orizzonte generativo. Coraggio di ricordare temi determinanti per la nostra vita. Linea cronologica: infanzia (tutte le risposte sono lì) - adolescenza - amore - lavoro - sofferenza - morte - paure - certezze/incertezze. Tensione che ci pone essere di fronte ai perché filosofici

7) scrivere per disponibilità ad avvicinarci a qualcosa che non si conosce, senza preoccuparci dell'approdo. Abbandonarsi al piacere poetico della scrittura.

8) scrivere per dedicarsi alle vite degli altri, non senza aver sperimentato su di sé i poteri della scrittura. Per strappare all'oblìo le biografie altrimenti distrutte dalle trascuratezze (*cfr noi prof, docenti, ma anche Vasari con i suoi contemporanei)

memoria di sé e degli altri è un lascito dovuto non solo a noi, alle famiglie, ma anche agli altri

molte mnemoteche, case della memoria, con ricordi di gente comune (*cfr archivio diari Anghiari, piccolo museo diario Pieve, stanza della memoria Civitella), tutte occasioni per valorizzare le storie

Invincibile estate - poesia di Albert Camus ("mia cara.." la poesia è dedicata alla scrittura)

Sito della Libera Università dell'Autobiografia (LUA) di Anghiari di cui Duccio Demetrio è co-fondatore (ogni prima settimana del mese di agosto è prevista la "settimana dell'autobiografia", in cui si sperimentano numerose ed innovative esperienze di narrazione e scrittura del sé. Informazioni nel link allegato)

Libera Università Autobiografia di Anghiari

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