Metodologie di apprendimento e didattica attiva (2): appunti vari

 


MLTV
Making Learning and Thinking Visible
Rendere visibili pensiero e apprendimento
(APPUNTI)



Iniziativa di ricerca e sperimentazione di Indire con contributo di Avanguardie educative.
RENDERE VISIBILI I PROCESSI, ILPENSIERO CHE CONDUCE ALL'APPRENDIMENTO PIU' PROFONDO E CONSAPEVOLE.
- serve ai docenti per rimodulare la propria azione didattica in base al ragionamento degli studenti;
- serve agli studenti perché comprendano come pensano, riflettono su ciò che fanno e possano consapevolmente migliorarsi.
Chiedersi sempre: QUALE FORMA DI PENSIERO VORREI PROMUOVERE TRA GLI STUDENTI?

Vengono favoriti:
- socializzazione, senso di comunità (condivisione e metacognizione la producono), analisi, spirito critico, consapevolezza metacognitiva, connessioni, legami con altre discipline, costruzione del sapere in ottica sociocostruttivistica;
- motivazione allo studio, autoregolazione;
- coinvolgimento, trovare significato in ciò che si apprende;
- appartenenza al gruppo, identificazione con scuola;
- emozioni positive favorevoli all'apprendimento;
- partecipazione a processi decisionali da parte dei ragazzi;
- valorizzazione dei singoli;
- autonomia dei ragazzi, collaborazione e non competizione, responsabilizzazione del proprio operato;
- studenti protagonisti attivi nel loro processo di comprensione.

Tutti fanno parte di un GRUPPO di APPRENDIMENTO (anche i docenti)
Consegne sfidanti (4C)
1C - compiti in grado di suscitare CURIOSITA'
2C - CONTROLLO da parte dello studente
3C - CHALLENGE sfida
4C - CONTESTO avvicinarsi a realtà, attualità e interessi degli studenti.
* potrei aggiungere C di CREATIVITA'


Comprendere i PROCESSI, più che valutare i risultati.
Un argomento va trattato tenendo conto delle molteplici prospettive, sapendolo declinare in contesti diversi.
Condividere il nostro punto di vista e ascoltare quello degli altri, empatizzare con prospettive diverse (no alle barriere, no ai muri), sviluppare PENSIERO CRITICO.

Domande che docente deve porsi:
- QUALI PENSIERI VOGLIO RENDERE VISIBILI PER L'APPRENDIMENTO?
- QUALI PRATICHE DEVO MODIFICARE?
- COME SVILUPPARE IL PENSIERO CRITICO?
- COME DIMINUIRE GAP?
- COME COINVOLGERE, STIMOLARE?
- QUAL E' IL MIO RUOLO CON GLI STUDENTI E CON I COLLEGHI?

Thinking Routine 
per sviluppare il pensiero


Caratteristiche:
- BREVI, CENTRATE
- DIVISE IN STEP per arrivare al risultato passo per passo
- RISPETTO DEI TEMPI
- si lavora in maniera più STIMOLANTE e i concetti appresi sono meglio SEDIMENTATI
- IDEA DI ESSERE DENTRO LA DIDATTICA CON SCELTE AUTONOME (non più il docente che spiega e gli studenti che ascoltano: il docente è facilitatore e gli studenti sono i protagonisti del loro processo di comprensione).

Dare VISIBILITA' con CARTELLONISTICA (digitale e cartacea) che testimonia i ragionamenti, sempre consultabile e implementabile (podcast, cartelloni/poster, uso dei post-it

PROBLEMATIZZARE, fare COLLEGAMENTI, FARSI/FARE continuamente DOMANDE (trasversalità).

Le routine sono facilmente spendibili in classe, ministrategie che attivano  diverse tipologie di pensiero con l'obiettivo di farle diventare operazioni abituali, così da farle entrare a far parte del metodo di studio dell'allievo, che riuscirà ad applicarle anche in altri contesti/contenuti (life long learning).
Intervengono sui processi e vanno rese visibili in classe per migliorarne la comprensione, sia a livello individuale che di gruppo.
Ripetute in modo costante, diventeranno abituali.
Meglio usarne 1 o 2 per un tempo lungo e in modo costante, piuttosto che tante e usarle una volta o due.


THINKING ROUTINE
1. per INTRODURRE ed ESPLORARE IDEE



1.1)  VEDI, PENSA, CHIEDI (see, think, wonder)

Serve per esplorare un oggetto o qualcosa di interessante
Osservare un'immagine, un oggetto (o altro) e chiedere:
- COSA VEDI?
- COSA PENSI STIA ACCADENDO?
- QUALI DOMANDE  TI SUSCITA?

Fondamentale, come per tutte le routine, la CONDIVISIONE e la VISIBILITA'
Per CONDIVISIONE far parlare i ragazzi, farli intervenire il più possibile
Per VISIBILITA' scrivere le risposte su post-it, alla lavagna, su cartellone per poterle mostrare in seguito.





1.2)  PENSA, CHIEDITI, ESPLORA (think, puzzle, explore)

Base per una ricerca più approfondita.
Stimola il brainstorming, accogliere idee anche scorrette, condivisione con elenco di idee tracciate.

Domande stimolo:
- COSA PENSI DI SAPERE SU QUESTO ARGOMENTO?
- QUALI DOMANDE E DUBBI HAI?
- COME ESPLORARE DI PIU' L'ARGOMENTO?




1.3)  CONVERSARE IN SILENZIO (chalk talk)

Per approfondire punti di vista - anche in modo anonimo per stimolare l'autenticità - e far riflettere su come può cambiare il pensiero.
Viene costruita la comprensione in maniera collaborativa.

Domande stimolo:
- QUALI IDEE TI VENGONO IN MENTE?
- QUALI COLLEGAMENTI TRA LE TUE IDEE E QUELLE DEGLI ALTRI?
- QUALI QUESTIONI EMERGONO QUANDO ASCOLTI LE IDEE DEGLI ALTRI?




1.4)  PUNTI CARDINALI (compass points)

E = entusiasmo
O = ombre
N = necessità
S = suggerimenti

Utile per esaminare una proposta o argomenti su cui i ragazzi hanno già un certo interesse a discutere (es. codici di comportamento, abbigliamento o altro).
Se le regole sono condivise, sono meglio rispettate

Domande stimolo:
- COSA TI PIACE DELL'IDEA?
- COSA TI PREOCCUPA?
- COSA HAI NECESSITA' DI SAPERE?
- CHE OPINIONE HAI SULL'IDEA?







1.5)  3-2-1 PONTE (3-2-1 bridge)

risposte iniziali sull'argomento                         nuove risposte sull'argomento
3 pensieri/idee                                                   3 pensieri/idee
2 domande                                                         2 domande
1 analogie                                                          1 analogie
-------------------------------------ponte--------------------------------------------------

Si chiede agli studenti di scoprire i loro pensieri iniziali, domande su un argomento e poi collegarle dopo aver ricevuto informazioni nuove.
Routine per attivare conoscenze pregresse e connessioni






THINKING ROUTINE
2. per SINTETIZZARE ed ORGANIZZARE IDEE



Per fare sintesi, collegamenti e per idee pregresse.
Per far riflettere come sia cambiato il pensiero.


2.1)  CSI: COLORE, SIMBOLO, IDEA (csi: color, symbol, imagine)

Mentre leggi o osservi, appuntati ciò che ritieni interessante e scegli 3 concetti più rilevanti:
1) al primo associa il COLORE che cattura l'essenza dell'idea
2) per il secondo scegli un SIMBOLO - può essere una linea semplice o un disegno complesso - che cattura l'essenza dell'idea
3) per il terzo scegli un'immagine che cattura l'essenza dell'idea.
Spiega il motivo delle associazioni colore/simbolo/immagine

Serve per distillare l'essenza delle idee in modo non verbale




2.2)  TITOLI (headlines)

Serve per catturare l'essenza, funziona bene a fine discussione, dopo aver raccolto diverse informazioni

Domande stimolo:
- SCRIVI UN TITOLO PER QUESTO ARGOMENTO CHE NE CATTURI L'ASPETTO PIU' IMPORTANTE
- COM'E' CAMBIATO IL TITOLO DOPO LA DISCUSSIONE?




2.3)  GENERA, ORGANIZZA, COLLEGA ED ELABORA: MAPPE CONCETTUALI (generate, sort, connect, elaborate: concept maps)

Seleziona un argomento, genera lista di idee che ti vengono in mente subito, organizzale in base a quelle centrali (nel mezzo del foglio) e secondarie (ai bordi del foglio); collega le idee tramite linee e scrivi il motivo. Continua elaborando e collegando nuove idee.

Aiuta a generare nuove idee e le connessioni tra le stesse. Rivela il modello mentale degli studenti rispetto a un dato argomento.
Organizzare la comprensione di un contenuto attraverso una mappa concettuale.

Preconoscenze/ripasso/ciò che si ricorda/come si riesce a collegare.
Le idee che si aggiungono dopo è meglio metterle di colori diversi.
Spiegare le mappe di collegamento aiuta a consolidare il pensiero.






2.4) CONNETTI, AMPLIA, VAI OLTRE (connect, extend, challenge)

Si possono usare dopo che i ragazzi hanno acquisito nuovi argomenti per collegare idee nuove e conoscenze pregresse.

Domande stimolo:
- COME SONO PRESENTATE LE IDEE CHE GIA' CONOSCEVI?
- QUALI NUOVE IDEE TI SEI FATTO?
- COSA VORRESTI CHIARIRE? QUALI DOMANDE, DUBBI O CURIOSITA' HAI?




2.5) PRIMA PENSAVO..., ADESSO PENSO... (I used to think..., now I think...)

Per riflettere su come e perché è cambiato il nostro pensiero.
Usare con un'esperienza che si percepisce abbia cambiato un pensiero e apportato una novità (ragionamento e causa/effetto).
Es. visione di un film, esperienza di progetto o uscita didattica (* anche al posto o in aggiunta alle schede di gradimento percorso)

Domande stimolo a partire dal nome routine:
- PRIMA PENSAVO...
- ADESSO PENSO...




THINKING ROUTINE
3. per APPROFONDIRE IDEE



3.1) COSA TE LO FA DIRE? (what makes you say that?)

Domande stimolo:
- COSA SUCCEDE?
- COSA TI SPINGE A DIRE CIO'?

I ragazzi spiegano, interpretano, giustificano ciò che sanno e imparano a comprendere prospettive multiple.
Devono dare PROVE di ciò che spiegano. Una volta interiorizzata la routine, non avranno più bisogno delle domande del docente, ma se le faranno da soli




3.2) CERCHIO DEI PUNTI DI VISTA (circle of viewpoints)

Stimolo:
- DESCRIVI L'ARGOMENTO DAL TUO PUNTO DI VISTA, recita la tua parte dal tuo punto di vista, fai come un attore, o dal tuo personaggio scelto.

Da usare a inizio attività o argomento, poi chiedere cosa si trova di cambiato nel pensiero o a fine argomento.
Da utilizzare specie in contesti in cui gli studenti vedono bianco/nero, in cui ci sono polarizzazioni.

Da svolgersi in cerchio con descrizioni come attori, anche mimica




3.3) ENTRACI DENTRO! (step inside!)

Per approfondire prospettive e punti di vista differenti.

Stimolo:
- COSA PERCEPISCE LA PERSONA O L'OGGETTO?
- COSA POTREBBERO SAPERE O CREDERE?
- DI COSA POTREBBERO OCCUPARSI?

Comprensione creativa di ciò che si sta studiando (punto di vista di una spada lasciata su un campo di battaglia, ad esempio).

Si può partire da una poesia, da un brano letto, da foto, quadri, eventi storici...



3.4) TIRO ALLA FUNE (tug of war)

Stimolo:
- PRESENTA UN DILEMMA
- IDENTIFICA I FATTORI CHE "TIRANO" SU OGNI LATO DEL DILEMMA (estremi della fune)
- CHIEDERE DI PENSARE ALLE "TIRATE DI FUNE" O ALLE RAGIONI PER SOSTENERE UN DILEMMA (o anche altro)
- domande per approfondire: CHE SUCCEDE SE...?

Serve per esplorare la COMPLESSITA' dei dilemmi.
Aiuta gli studenti a ragionare su posizioni diverse e non solo su situazioni polarizzanti, bianco/nero

Disegnare una corsa - o posizionarla davvero - e, a inizio lezione, chiedere agli studenti dove si posizionano con giustificazione su post-it.
A fine lezione chiedere cosa hanno appreso di nuovo rispetto alla prima posizione

*possono essere utilizzati strumenti analoghi, es. piatto della bilancia



3.5) PERIODO, FRASE, PAROLA (sentence, phrase, word)

/ periodo / frase / parola

Seleziona sul testo che hai letto:
- un PERIODO significativo che ti ha aiutato a comprendere il senso
- una FRASE che ti ha coinvolto, colpito
- una PAROLA che ti è sembrata potente

Scrivere su post-it da posizionare nelle colonne di riferimento.
Riflettere sulle risposte assegnate, sul testo e su quanto questa routine abbia aiutato a chiarire la comprensione.
Utile per esplorare il testo e facilitare le discussioni.




3.6) AFFERMA, DIMOSTRA, CHIEDI (claim, support, question)

Stimolo:
- FAI UNA AFFERMAZIONE SU UN ARGOMENTO
- PORTA DELLE PROVE CHE LA GIUSTIFICHINO
- FAI DOMANDE SULLA TUA AFFERMAZIONE

Routine per ragionare con delle prove.

Creare una tabella con le voci: affermazioni / prove / domande.
Riflettere e chiedere dopo cosa si può aggiungere o cosa è cambiato


* nella sperimentazione Indire - effettuata alle superiori - le routine più usate sono state:
 1) vedi - pensa - chiedi
 2) titoli
 3) entraci dentro!


I protocolli di discussione

I protocolli di discussione servono per CONVERSAZIONI MIRATE, scambi costruttivi, con giovani/adulti.

1) SCALA DEL FEEDBACK: domande o commenti che valorizzano il lavoro, dubbi o suggerimenti da esprimere (sia punti di forza che di debolezza). Supportare evidenziando sempre i punti di forza.
2) 3 LIVELLI DEL TESTO: 1) letterale 2) interpretazione significato 3) implicazioni pensiero/azione. Commentare un breve passaggio.
3) COSTRUZIONE DI NORME - PROCESSO DI NEGOZIAZIONE: nel gruppo si discute su cosa serva per migliorare tutti, comportamenti attesi come comunità di apprendimento.

Domande: 
- cosa ti aspetti da te e dal gruppo?
- cosa ti aspetti dagli altri?
- ricordi un apprendimento di gruppo efficace? Cosa ha funzionato? Come utilizzarlo?

Proporre:
- ciò di cui IO    ho bisogno
- ciò di cui NOI abbiamo bisogno



Iniziare con MLTV e creare gruppi/comunità di apprendimento

Creare un team di docenti come comunità di apprendimento.
Importante è il ruolo del dirigente che deve sostenere, non abbandonare e neanche costringere chi non vuole: le buone pratiche si diffondono progressivamente.

Creare numerose occasioni di discussione a piccoli gruppi.
Discussioni più focalizzate. Chiederle sempre, anche quando si lavora nel grande gruppo.
Prima tra pochi, anche con vicini di banco.
La collaborazione non è automatica.

Utilizzare la documentazione per discutere, collaborare, coinvolgere studenti su ciò che è affisso sui post-it, promuovere capacità di dare e ricevere feedback tra pari.

Osservare l'apprendimento odi gruppo 
- stimoli visivi (* es. albi illustrati) o uditivi
- documenta come vuoi (foto, registrazioni, appunti)
- discuti

Domande importanti:
- quali cose impari meglio da solo?
- quali cose impari meglio nel gruppo?
- cosa ha di positivo/negativo un gruppo?
- come si prendono le decisioni in gruppo?
- come divideresti tu il gruppo, se fossi il docente, per far sì che i ragazzi imparino meglio?
- cosa osservare per vedere se il gruppo impara?
- dubbi / domande / suggerimenti?

Ideali sono gruppi di 3/4 persone per far sì che venga sentito il contributo di tutti.
Cambiamenti tra gruppi per poi tornare al gruppo originario servono per insegnare agli altri cosa si è imparato (* specializzazione di un membro come modello Jigsaw può aiutare anche per rotazione e rientro con feedback)
Debriefing breve chiedendo cosa ha funzionato e cosa no. Domanda: come migliorare?

Importanza della DOCUMENTAZIONE:
- per RIFLESSIONE PERSONALE
- per CONDIVISIONE CON GLI STUDENTI
- per CONDIVISIONE PIU' AMPIA
Necessità di controllo del tempo.

Feedback ottimale:
- rivedere gli aspetti non compresi all'inizio
- focalizzarsi su apprendimento
- incide su di essi? sollecita domande? incide sulla comprensione?
- quando condividere e come farlo al meglio?
- è chiaro? 
- coinvolge, cattura l'attenzione?
- è stato focalizzato il PROCESSO e non il risultato?

Ascoltare i processi o i pensieri degli studenti e tenerne traccia prima possibile, insieme alle riflessioni personali.
Importanti sono le idee, i momenti di disaccordo, le idee corrette, sbagliate, le ipotesi, le contraddizioni
Decidere liberamente quando e come condividere con i ragazzi e quali mezzi utilizzare (video, audio, appunti, foto).

Nella comunità di docenti che studia è fondamentale la condivisione delle pratiche.
L'innovazione va guidata dall'alto, altrimenti di fronte alle inevitabili difficoltà tutto verrà mollato.
No veri stravolgimenti, ma adattare alla didattica ciò che i docenti considerano funzionale alle loro esigenze.
Progressione - no rigidità. (p. 140)

A volte le resistenze vengono dai ragazzi stessi, abituati alle lezioni tradizionali.
E' difficile far passare l'idea che serve il processo e non il risultato, ma vanno tutti accompagnati a piccoli passi.
Stimolare con domande, microattività accanto a quelle più tradizionali.
molteplicità
sfaccettature
No soluzioni, ricerca delle stesse.
Solo così i ragazzi avranno idea della COMPLESSITA': conoscenza come sapere interconnesso, non separato ma multiforme (andare oltre le discipline).
Essere critici, riflessivi, rafforzare il pensiero e approfondimento per tutti gli studenti.

Parabola finale induista dell'elefante condotto in una piccola città dove vivono 6 ciechi:
- per vedere meglio dobbiamo considerarci ciechi e aprirci alle prospettive altrui
- realtà poliedrica, tanti punti di vista (pag. 193).

Commenti

Post popolari in questo blog

Educazione alla lettura: regole per un book talk d'effetto

Educazione alla lettura: lista libri per biblioteca di classe

Erasmus+ Nizza